Trekking a Salina
Con guida locale, ti faranno scoprire la bellezza selvaggia e la storia di Salina mentre scali le vette del Monte Fossa delle Felci.
Monte Fossa delle Felci
Lasciati incantare dalla bellezza selvaggia di Salina, dalla sua storia millenaria e dalla generosità della natura, con la salita al Monte Fossa delle Felci. E’ un’esperienza che ti lascerà senza fiato e ti porterà alla vetta delle Isole Eolie, a 962m sul livello del mare. Inizierete il vostro viaggio dal suggestivo Santuario di Valdichiesa. La vegetazione rigogliosa ti accoglierà, con i suoi fiori gialli che colorano il paesaggio primaverile. Il profumo dell’aria e il canto degli uccelli ti accompagneranno lungo il percorso. Man mano che Sali, la vista si apre su panorami mozzafiato e presto La Fossa, con il suo cratere circondato da alberi secolari, ti avvolgerà in una sensazione di pace e meraviglia. Alla fine, attraversando i tanti tunnel di luce in mezzo alla vegetazione, senza mai percorrere la stessa strada, avrai la sensazione di aver portato a casa un autentico viaggio all’interno della propria anima.
Giro di Lingua
Questo sentiero si snoda attraverso le numerose traverse che salgono dal paese di Lingua. Potrai scegliere di dimezzare o allungare il percorso a seconda delle tue esigenze. La strada vi condurrà verso la zona archeologica dove è stata ritrovata una necropoli all’interno del vallone “Mastrognoli” ‘, risalente dal IV-Ill secolo a.C. al V secolo d.C. Proseguendo, arriverai a un antico caseggiato dei primi del 900, ormai abbandonato. Questo testimonia il fenomeno dell’emigrazione locale. Tra la vegetazione, in una deviazione dalla strada principale, si trova nascosta la “Grotta del Monachello” , un antro che si dice fosse abitato anticamente da uno spettro che terrorizzava i viandanti. Si racconta che vicino a questa grotta abitasse un uomo che maneggiava la polvere da sparo. Tornando sulla carreggiata principale, ti immergerai in un paesaggio disseminato di ginestre fiorite. Ridiscendendo verso il paese, passerai per un antico borgo marinaro. Non dimenticate di fare visita al faro di Lingua e al laghetto di acqua salmastra, dove veniva estratto il sale (da qui l’attuale nome dell’isola) e dove spesso riparano variopinti uccelli migratori.
Grotte dei Saraceni
Per un’avventura nel passato, le Grotte dei Saraceni sono una tappa obbligata. Questo percorso, sebbene impegnativo, ti regalerà panorami mozzafiato e un’esperienza unica. Il sentiero inizia nella zona del “Vallone Castagno” a Santa Marina Salina. Da qui, risalirai verso l’altura presso il Serro dell’Acqua. Le grotte, scavate nel tufo, sono state utilizzate come rifugio durante le invasioni piratesche nel VII secolo d.C. e successivamente. Le Grotte dei Saraceni si mostrano come una serie di cunicoli celati uno dentro l’altro. Indizi come l’incisione di una croce sulla parete sabbiosa e le piccole nicchie fanno pensare a un luogo di culto. Si parla anche di una grotta, oggi crollata, in cui vi era dell’acqua che sgorgava da una fonte. Continuando a salire, ti immetterai nella carreggiata che porta in cima. Avrai la possibilità di scendere verso Pizzo Capo, ammirando alcuni dei panorami migliori con la vista delle altre isole. Il sentiero ti condurrà poi verso Valdichiesa, attraversando un bosco fitto di Salina, grazie alle eriche e agli eucalipti.
Vallespina
Un ulumo sentiero selvaggio ed allo stesso agevole, è quello che parte dalla zona di S. Lucia nel Comune di Leni e che porta a Vallespina. Un luogo che un tempo, attraversando la zona della Praiola, collegava col paese di Pollara. La camminata guarda su uno specchio d’acqua immenso, con Filicudi e Alicudi davanti, e Lipari e Vulcano alle spalle. Si tratta del percorso che farà la felicità di chi si interessa anche di vulcanologia, perché il passaggio trà i vulcani di Pizzo Corvo e Pollara, il più vecchio ed il più giovane,ti permettera di ammirare complesse stratificazioni. Pollara verrà quindi ammirata da una prospettiva assolutamente unica, con una vista meravigliosa sul Filo di Branda, lo strapiombo più alto dell’isola, che supera i 500 m. Si tratta di un percorso che durante il periodo estivo offre la vista di tramonto mozzafiato. Camminando lungo i fitti uliveti passerai accanto ad un’antica casa, nel cui spiazzo sarà anche possibile organizzare delle ricche degustazioni e quindi far ritorno in tarda serata alla luce delle torce e della luna.
Monte Porri
Ci sono solo due sentieri che conducono in cima: uno ripidissimo, che sale a zig zag, sabbioso e scivoloso, soprattutto in estate quando il terreno è secco; l’altro invece risulta più agibile, anche se occorre fare attenzione a non scivolare sui gradini in pietra. In entrambi i casi, necessita la massima accortezza nella fase di discesa. L’ultimo sentiero citato si dipana da un bivio sopra Pollara, inizialmente, per via delle tante felci, potrebbe somigliare ad uno di quelli più antichi che portano in cima alla Fossa. L’umidità è molto forte, ecco il perché delle pietre così scivolose in alcuni frangenti. Ma di sicuro, in buona compagnia qualsiasi salita – per quanto dura possa essere – rappresenta una sfida piacevole da portare a termine. Salendo si ammirerà Pollara e poi, in cima, si getterà uno sguardo assolutamente inedito su Valdichiesa. Si camminerà qui tra gli arbusti che ricoprono il cratere, inventandosi strade differenti per andare avanti. Anche in cima a Monte Porri vi è una croce che ne caratterizza la vetta, come sul monte “gemello”, e tra le pietre qualcuno ha anche visto un misterioso taccuino su cui annotare il viaggio.
Informazioni e Prenotazioni
Avrai l’opzione di prenotare queste escursioni durante dopo la fase di prenotazione della camera tramite un’applicazione. È importante notare che la conferma delle escursioni in barca è soggetta alla programmazione delle compagnie e alle condizioni meteorologiche, nonché al raggiungimento di un gruppo minimo di partecipanti.